Il numero 0.
dal 6-7-8 maggio 2011 è stato dedicato a: “Racconti d’Italia”
Quella che si è conclusa domenica 8 maggio è stata la prima festa del libro a Macerata. Macerata Racconta è nata come un tentativo, generoso ed impertinente, di proporre nella nostra città un modello di manifestazione come il festival che ben si adatta alle sue vie, alle sue piazze, ai suoi cortili, teatri, biblioteche ecc. Perché la formula avesse successo era necessario coinvolgere la città, e per questo motivo, insieme all’Amministrazione Comunale, abbiamo cominciato a parlarne con le scuole, le librerie, i cittadini. Eravamo assolutamente convinti della validità della formula e su questa scommessa abbiamo convinto anche i nostri sponsor, Banca Marche, Fondazione Carima e Comet Rema Tarlazzi che ci hanno fornito le risorse finanziarie essenziali per raggiungere il nostro obiettivo. Il risultato si è dispiegato sotto gli occhi di tutti a partire da giovedì 5 maggio, con l’inaugurazione della mostra mercato del libro e dell’editoria marchigiana, probabilmente la più importante mai realizzata nelle Marche, con 42 case editrici presenti. Lo spazio utilizzato è stato quello dell’ex Upim che ha catalizzato l’attenzione di molti cittadini curiosi di riappropriarsi, seppur per pochi giorni, di quello che è stato e che a nostro avviso dovrebbe tornare ad essere, un volano per l’intero centro storico. Qui si sono svolte le presentazioni editoriali della sezione “Altri racconti” che hanno impegnato lo spazio appositamente allestito in tutte le ore del giorno e, anche, della notte. Alle 18 Si è poi inaugurata la mostra organizzata dall’Accademia delle belle Arti di Macerata dal titolo Racconti d’Italia.
Da venerdì 6 maggio sono iniziati gli incontri della sezione principale “Racconti d’Italia”, che ha visto sfilare 14 tra scrittori e scrittrici con caratteristiche diverse, più o meno conosciuti dal grande pubblico, ma tutti caratterizzati da un elevato tasso di qualità, che è poi la misura con cui abbiamo selezionato gli interventi. Non stiamo qui a riepilogare i nomi di tutti, li abbiamo “seguiti” nel corso di questi mesi anche insieme alla stampa locale che ha dato un importante contributo per il successo dell’iniziativa. Sottolineiamo , invece, la straordinaria empatia subito instauratasi tra Macerata e gli scrittori invitati che non hanno poi mancato di esternarla negli incontri con il pubblico. Gli apprezzamenti ricevuti dagli autori, non solo sulla manifestazione, ma specialmente quelli rivolti alla città, sono per noi un ulteriore motivo di orgoglio. L’atmosfera che si è creata in questi 4 giorni risulta essere stata molto gradita e ha dato modo ai lettori maceratesi, e non solo, di poter incontrare, nella propria città, scrittori famosi e meno noti con i quali spesso, data la natura stessa del nostro centro storico, intrattenersi a fare due chiacchiere, oppure affollarsi, fino quasi a bloccare il traffico, per farsi firmare un autografo da Corrado Augias mentre speditamente usciva dal Teatro della Filarmonica. A quest’ultima “istituzione” maceratese dobbiamo dire un grazie enorme per l’appoggio che ci ha dato, fornendoci spazi preziosi come il Teatro e la sala Conferenze. Grande, grandissimo successo hanno poi raccolto anche i reading sui testi di Bernardi e Pasolini e la lettura di Paolo Nori, proposti in forme che hanno catturato l’attenzione degli spettatori.
Entrando nel dettaglio delle cifre, con la nostra manifestazione abbiamo sfiorato le 5000 presenze complessive tra i 34 incontri previsti nei programmi delle due sezioni del festival e i visitatori della mostra mercato del libro, della mostra d’arte allestita dall’Accademia e delle visite guidate a Palazzo Buonaccorsi. Grande soddisfazione anche tra le case editrici presenti alla mostra, le cui stime parlano di circa 700 “pezzi” venduti, testimoniando così, anche commercialmente, il successo di un’iniziativa al suo numero “zero”.
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